Costaiola Rock ’09
Scritto da Massimo Bonfatti | Archiviato in Eventi | Scritto il 05-06-2009
Costaiola Rock 2009
Come arrivare a Solignano (Modena)
Per vedere la mappa sul WEB: http://maps.google.com/maps?f=q&source=s_q&hl=it&geocode=&q=solignano+di+Castelvetro&sll=37.0625,-95.677068&sspn=48.421237,78.310547&ie=UTF8&z=14
COSTAIOLAONTHEROCK
http://www.costaiolaontherock.com/index.html
COSTAIOLA SU FEISBUC
http://www.facebook.com/login.php
ROCK NO WAR http://www.rocknowar.org/
ROCK NO WAR Onlus nasce ufficialmente il 25 Maggio 1998.
Esponenti di spicco di questa associazione sono il cantante Paolo Belli, promotore nel 1995 di un concerto intitolato "Rock No War" a favore delle popolazioni della ex Jugoslavia, e Giorgio Amadessi, Vice presidente della Associazione Amici del Madagascar da anni impegnato per sostenere l'economia del Madagascar ed a promuovere le adozioni a distanza. Con loro molte altre persone che hanno fatto del volontariato e della solidarietà una ragione per cui vale la pena sudare e faticare. In un periodo in cui la cultura dell'indifferenza sembra regnare incontrastata, è sempre bello poter constatare che ci sono persone ancora in grado di sacrificare il loro tempo a favore di chi ha meno. L'Associazione Rock No War Onlus rispecchia la volontà di queste persone e i principali obiettivi sono rivolti a situazioni di disagio nazionale ed internazionale. Da un articolo dello Statuto: "Essa si propone di perseguire esclusivamente finalità di solidarietà civile, sociale e culturale a beneficio di persone svantaggiate in ragione di condizioni fisiche psichiche, economiche e familiari, ovvero a componenti di collettività estere."
Scopi dell'Associazione:
· fornire aiuti di emergenza per far fronte a disastri naturali e, soprattutto, al crescente impatto di situazioni di emergenza create nei paesi più poveri da conflitti interni o internazionali
· intervenire attraverso aiuti alimentari in situazioni di carenza strutturale di risorse alimentari, o di emergenze contingenti, cercando, per quanto possibile, di inserirsi in progetti più ampi e strutturati rivolti a favorire una sempre maggiore autosufficienza alimentare
· attuare interventi di sviluppo umano integrato, in sintonia con i più recenti indirizzi della politica internazionale di cooperazione allo sviluppo ed inseriti nel contesto della lotta contro la povertà
· partecipare alle grandi azioni di tipo umanitario organizzate dalla comunità internazionale per far fronte ad emergenze, naturali o create dall'uomo, sia in risposta ad appelli internazionali che alla sensibilità della opinione pubblica italiana
· sviluppare la tutela dei diritti umani e di processi demografici più attenti all'infanzia, con particolare attenzione anche alla condizione femminile, soprattutto nei paesi più poveri
· intervenire per la salvaguardia e la valorizzazione delle risorse naturali dei paesi in via di sviluppo, sia contribuendo alle azioni internazionali per la tutela dell'ambiente, che consentendo, agli stessi paesi in via di sviluppo, di trarre duraturi benefici economici dalla utilizzazione diretta del loro considerevole patrimonio naturale;
· sostenere e valorizzare il patrimonio culturale dei paesi in via di sviluppo, sia ai fini della tutela di identità culturali dei paesi interessati, che quale fonte di occupazione e di reddito
· promuovere una cultura di pace
· attivare opere sociali e di sviluppo su segnalazione di organizzazioni già operanti nel territorio
· fare opera di informazione, formazione e selezione per l'invio di personale volontario, che presterà la propria opera gratuitamente per sostenere le iniziative proposte dall'Associazione
· promuovere e/o gestire adozioni, sostegno e solidarietà a distanza, in linea diretta o in nome e per conto di altre associazioni
Rock No War onlus: http://www.rocknowar.org/
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Cattivik in giallo
Scritto da Massimo Bonfatti | Archiviato in Articoli e recensioni | Scritto il 02-06-2009
Come potete vedere, questa illustrazione di coperina per un fantomatico romanzo di un certo rag. Solitomino vale anche come omaggio a Carlo Jacono, eccelso illustratore di tantissime copertine di Gialli Mondadori, Segretissimo e un’infinità di altre pubblicazioni.
Capelli lunghi alla radio svizzera
Scritto da Massimo Bonfatti | Archiviato in Articoli e recensioni | Scritto il 02-06-2009
Introduzione da:
http://retedue.rsi.ch/home/networks/retedue/laser/2010/01/07/mario-monicelli.html#Audio
In piena “epoca beat”, ossia tra la prima e la seconda metà degli anni Sessanta, Mario Monicelli, uno dei “padri storici” del cinema italiano, scrisse “Capelli lunghi”, una sceneggiatura decisamente controcorrente per quell’epoca. Mentre il mondo dei “benpensanti” attraverso i principali organi di stampa (con il milanese Corriere della Sera in prima linea), incitava a vere e proprie crociate contro gli “zazzeruti”, accusati di essere sporchi, vagabondi e improduttivi, Mario Monicelli si schierò, invece, dalla parte dei giovani “capelloni”, scrivendo la storia di Michele, un diciassettenne operaio che, per la sua scelta anticonformista di farsi crescere capelli e barba (come “un poeta”, scriveva Monicelli), perde il lavoro e, assieme a Esterina, una ragazzina tredicenne scappata di casa, si trova invischiato in una serie di avvenimenti sempre più gravi. L’aria pre-sessantottina che già si respirava nel 1966/1967 e il nervosismo della classe dirigente rispetto al malumore operaio che cresceva nelle fabbriche, spinsero però il produttore (legato alla famiglia di industriali Marzotto), a bocciare come “estremista” lo scritto di Monicelli. Il disegnatore Michele Bonfatti e il giornalista Franco Giubilei, a quarant’anni da quell’episodio – unico nella lunghissima e pluripremiata carriera cinematografica di Monicelli – hanno recuperato la sceneggiatura e l’hanno ripubblicata in un libro dal titolo “Capelli lunghi – L’unico film mai realizzato dal Maestro della commedia all’italiana” (Aliberti editore), affiancandole una lunga intervista a Monicelli stesso e una trasposizione in “fumetto” della storia di Michele ed Esterina. Romano Giuffrida ne ha parlato con gli autori.
Dalla sempre interessante rivista IL FUMETTO (anno XXVIII n°69 marzo 2009) il racconto di Bonfa su come è nato il fumetto “Capelli lunghi”:
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