Articoli e recensioni
Bonfa fans club su Facebook
Posted by Massimo Bonfatti | Posted in Articoli e recensioni | Posted on 03-01-2009
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Di Bonfatti NON ce n’
Posted by Massimo Bonfatti | Posted in Articoli e recensioni | Posted on 04-12-2008
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Reportage da Angoul
Posted by Massimo Bonfatti | Posted in Articoli e recensioni | Posted on 03-08-2008
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Girovagando per Angouléme
by Bonfa ‘08
Finalmente ho fregato la mia atavica indolenza inserendomi in un gruppo di persone decise ad andare ad Angouléme ( http://www.bdangouleme.com/ ) la mecca del fumetto europeo, in modo di non aver scuse per rimandare e quindi partecipare ad un evento che nessun vero professionista o appassionato può mancare. Sono partito con Claudio Sacchi (presidente della Comixcomunity) col quale ho già diviso diverse avventure fumettistiche, diretti a Rapallo dove avremmo trasbordato i bagagli nell’auto di Annabella Bottaro e del suo compagno Francesco.
Prima di incontrarli ci siamo fermati a Lavagna per far visita a Giorgio Rebuffi, (http://www.fumettidicarta.it/Garage_Ermetico/giorgio_rebuffi/pugacioff_dintorni.htm) uno dei veri, grandi maestri della letteratura disegnata umoristica, un autore grandioso e totale che ha esercitato per decenni la nobile arte del fumetto in chiave popolare e divertito con le sue storie e i suoi personaggi intere generazioni di lettori. Uno come lui meriterebbe un vitalizio statale come quello che si riserva a poeti e intellettuali, ma lui non ha mai pensato di richiederlo, anche perché è ancora attivissimo ed entusiasta nonostante i suoi quasi 80 anni. Giorgio è un simpaticone, un uomo buono e con una capacità comunicativa eccezionale, se lo si conosce diventa impossibile non volergli bene.
A Rapallo abbiamo dormito a casa di Annabella Bottaro e Francesco che ci hanno mostrato una storia inedita del papà-maestro Luciano da pubblicare sulla rivista Pif Gadget, diretta dall’amico François Corteggiani http.( http://www.lambiek.net/artists/c/corteggiani_francois.htm )
Alle prime ore del giorno successivo partenza verso la Francia, unica tappa a Villanova d’Asti per reclutare il quinto componente del gruppo Giampaolo Bombara, colonna portante della Comixcomunity. ( http://www.comixcomunity.com/ )
Viaggio infinitamente lungo ma piacevole, grazie all’allegria e alla spensieratezza di tutti noi. Arrivato sul posto ho pensato a come sarebbe ora il mio lavoro se avessi cominciato a frequentare la grande manifestazione delle “bande dessinée” fin dai tempi in cui disegnavo per Pif delle edizioni Vaillant tanti anni fa, anziché dedicarmi per 15 anni a Cattivik. Non che mi sia dispiaciuto, io ho amato questo personaggio fin da quando ero bambino (7,8 anni) e ricordo ancora che aspettai una domenica pomeriggio che l’edicola fosse chiusa per rubare la locandina che pubblicizzava la prima raccolta delle edizioni Alpe. Il fatto è che Cattivik non è quasi mai uscito dai confini nazionali, tranne in casi sporadici che conosco solo in parte, come l’edizione francese del Cattivik di Bonvi, chiamato Malefik. Ma è inutile avere rimpianti e recriminare, ho imparato ad essere fatalista in modo convinto e ho capito che tutto sommato quello che trovo è sempre più importante di quello che cerco (come Picasso).
Infatti ho trovato subito, fin dalla partenza, il piacere di viaggiare in compagnia di amici, di approfondire conoscenze e imparare molte cose utili sul mondo dei fumetti che io, da ostinato e orgoglioso provinciale conoscevo poco. Ci sarebbe molto da dire sull’importanza di essere provinciali quando si svolge un’attività creativa.
Ad Angouléme Annabella avrebbe visitato la bella mostra dedicata al padre Luciano Bottaro, popolarissimo e amatissimo in Francia, non solo per Pepito, che è stato pubblicato e ripubblicato per decenni ma anche per la produzione Disney e per altri personaggi e creazioni meno popolari e più artistiche. (http://www.lucianobottaro.it/index.htm)
Claudio Sacchi portava un suo progetto di fumetto da proporre “Maschere” con protagonista il commissario Santoro e assieme a Bombara intenzionato a documentare il reportage per il sito della Comixcomunity (http://www.comixcomunity.com/)prendere contatti, incontrare amici, cazzeggiare un po’, consegnare materiali dell’ANAFI, (http://www.amicidelfumetto.it/) mangiare polli francesi, gallinelle francesine, e soprattutto divertirsi. Io mi sono portato appresso copie della brochure in francese di Leo Pulp da mostrare ad un paio di editori senza però alcuna aspettativa di tornare con accordi o contratti firmati.
Ormai ho capito che le cose si evolvono a piccoli passi e l’importante è indirizzarsi nella direzione giusta, e per fare i fumetti bisogna cominciare a pensare in termini europei, visto che l’editoria italiana dove non rantola di agonia ruggisce di arroganza o, peggio ancora, squittisce di paura o scivola vistosamente nel poco serio.
Per me, immergermi in una manifestazione che ad ogni angolo riflette il segno di un mercato editoriale sano, dove c’è tanta gente che compra e legge fumetti, dove gli editori si fanno concorrenza per davvero assumendosi i rischi di una sfida che può dare grandi soddisfazioni a tutti, è stato come una cura ricostituente. -Per vedere i filmati ufficiali-: (http://www.bedeo.fr/angouleme/)
Ad Angouléme la folla era straripante, il sole splendente, camminavamo per la bella cittadina delle “Illusioni perdute” ( Balzac) ammirando il coraggio di una amministrazione pubblica che nomina le strade dedicandole ad autori di fumetti, che concede i muri delle case a graffiti e affreschi ispirati ai personaggi dei fumetti (e che non vengono deturpati dai vandali). I negozianti allestiscono vetrine a tema e i ristoranti predispongono menu ad hoc. Per le strade girava un autobus illustrato coi personaggi di Hugo Pratt, sorvolava la cittadina un dirigibile coi Puffi e le piazze erano popolate da animazioni di teatro di strada e improvvisazioni musicali. -Qui potete vedere una serie di foto tra cui quelle di Bombara- (http://www.flickr.com/search/?q=Angouleme)
Idee su idee si stratificavano senza vanificarsi a vicenda ma anzi contribuendo tutte insieme a creare divertimento, interesse, entusiasmo e quindi affari, in questa festa del fumetto francese ma anche mondiale.
Statuette dei Puffi disseminate in giro e poi dipinte nei modi più stravaganti, incontri critici, proiezioni di films e documentari (bellissimo e commovente quello su Magnus ( http://www.magnusonline.it/ ) , sedute fiume di “dédicaces” ai lettori da parte degli autori, mostre di tavole originali ufficiali e improvvisate.
C’erano luoghi di incontro di alcuni editori col pubblico e gli addetti ai lavori in taverne e brasserie
come quello di Glenat ( http://www.glenat.com/ ) al Tira-Buchon, riunioni di affari o colloqui professionali improvvisati in caffetterie e ristoranti e incontri individuali su marciapiedi, panchine e piazzette. La Mostra di Luciano Bottaro era fantastica, testimoniava la grandezza dell’artista ma a mio avviso anche troppo condensata per dare un’idea della vastità e della varietà della sua produzione. Annabella è stata gentilissima e dolcissima col pubblico firmando le copie del bel catalogo edito da Bananas e anche con noi, fornendoci i pass e regalandoci i cataloghi e così anche Francesco, che con la sua simpatia strabordante rendeva divertenti anche i momenti di sfinitezza psicofisica. Abbiamo incontrato Mirko Bonini-Bonk’e Luca Speranzoni che erano là, come tutti gli italiani, per proporre i loro lavori e respirare aria di ottimismo. Quelli sono due che si faranno valere, sempre che il fatto di vivere in Italia non li porti a buttare il loro talento alle ortiche. Mirko lo conosco da quando era bambino e metterei entrambe le mani sul fuoco per dimostrare quanto credo in lui, ma per fortuna ha altre carte da giocare, oltre alla capacità fenomenale che dimostra nel disegno. Anche Stefano Ascari, ( http://www.drowartstudio.com/drowart.asp?id=15 -Ascari ) che ho incontrato assieme a Luca Enoch, ( http://lucaenoch.ilcannocchiale.it/ ) è uno sceneggiatore talentuoso e un organizzatore sveglio e instancabile; è grazie a lui che ho dato vita al blog di Leo Pulp.
Ho rivisto dopo molti anni Tanino Liberatore ( http://www.taninoliberatore.com/ ) che conobbi tirandogli una torta alla panna in faccia (e lui a me) Ad Acquaviva Picena, abbiamo infatti partecipato ad una colossale sfida di torte in faccia organizzata dal club di appassionati di Stanlio & Ollio ( http://www.laurel-e-hardy.it/ ) di cui io ho la tessera n° 13. Tanino mi promise allora un disegno, quasi quasi glielo ricordo ora. Chissà come sarebbe interessante un Leo Pulp disegnato da lui!?…Bellissima e interessante anche la conferenza che lui ha tenuto al museo del fumetto. Presentava “Lucy” il suo ultimo libro ma rispondeva a domande su tutta la sua carriera. Io lo ascoltavo assieme a Luca Boschi ( http://lucaboschi.nova100.ilsole24ore.com/ ) e quando, incazzandosi un po’ ha spiegato che ora non si potrebbe mai fare storie come quelle di Rank Xerox a causa della censura e della paura del politicamente scorretto non ho resistito ed ho fatto scoppiare un applauso.
Purtroppo mi sono perso tutti gli eventi mondani, le premiazioni, la festa di Napoli Comicon, ( http://www.comicon.it/ ) le serate al Mercure e allo Chat Noire, per varie ragioni, prima delle quali il fatto di pernottare a Cognac (40 Km). Ho incontrato il baldo conterraneo Baldazzini, http: ( http://www.baldazzini.it/ ), Stefano Casini, ( http://www.stefanocasini.com/ ) Paolo Cossi, con cui ho in mente di fare una cosa molto divertente alla prossima Lucca Comics & Games:( http://www.luccacomicsandgames.com/default.php ) e Gianluca Maconi; ho conosciuto gli sceneggiatori Luca Blengino e Frédéric Bremmomt, estimatori di Leo Pulp, salutato amici e parlato con svariati editor e direttori di giornali, come il simpatico Thierry Tinlot, caporedattore di Fluide Glacial. ( http://www.fluideglacial.com/ ).
Alla fine sono tornato stanco ma contento, senza certezze sul futuro di Leo Pulp ma ottimista nel vedere che ci sono posti dove il fumetto è ancora un’arte viva e vitale.
Massimo Bonfa
Non lasciamogli uccidere il futuro
Posted by Massimo Bonfatti | Posted in Articoli e recensioni | Posted on 11-05-2008
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La presunta riforma pubblicizzata da questo governo non è altro che l'ennesimo imbroglio che tende a risolvere i problemi immediati ai danni dei più deboli, bambini, studenti, lavoratori della scuola e dell'università. Si cerca di recuperare risorse nell'incapacità di realizzare una vera e onesta politica economica e lo si fa ai danni delle nuove generazioni e di chi ha il compito di aiutarle a crescere e a sviluppare le proprie capacità. Ma si cerca anche di renderle inoffensive, istupidendole il più possibile e lasciandole in balia dell'idiozia televisiva e consumistica.
Insomma, questa destra italiota vorrebbe, e ci sta riuscendo, a rendere milioni di italiani più ignoranti, più infelici, più spaventati e più stupidi, senza speranze per un futuro migliore, cioè più controllabili.
Barak Obama (che sicuramente la nostra destra piduista e retrograda odia) è la speranza che l'America possa cambiare in senso positivo, contribuendo a portare il mondo verso un nuovo umanesimo, verso una visione della vita più lucida e saggia. Le forze repressive, quei poteri basati sull'egoismo patologico del continuo guadagno senza etica, tutte le persone di potere o senza potere che hanno interiorizzato l'egoismo spietato dell'uomo delle caverne non accetteranno una nuova era in cui il bene di tutti diventa il bene di ognuno. Agiranno con violenza e con l'inganno usando le sole armi che sanno usare causando altro dolore e ingiustizie. Ma la storia andrà avanti per la sua strada ed è nel destino e nel DNA dell'umanità evolversi progressivamente, nonostante le frequenti ricadute involutive. Hanno detto (il Nobel Toni Morrison) che Obama è un poeta, e lo è non tanto perché sa usare le parole e le usa per comunicare con tutti in modo profondo. E' poeta perché possiede "immaginazione creativa" che gli permette di pensare alternative e anticipare soluzioni ai problemi. E' quindi poeta come lo sono i bambini, come lo sono le persone buone che amano costruire anziché distruggere, fare amicizia anziché picchiare.
Invece ai fascisti piace picchiare, e in questo si sentono bravi, senza sapere che anche il troglodita dell'età della pietra usava la violenza solo per dare cibo alla famiglia. Anche la belva della foresta non spreca le proprie energie per assalire la preda o il nemico se non ne ha bisogno per sopravvivere o difendere la prole. Questa gente, che ho visto menar colpi di spranga (non di cintura) su ragazzi inermi sono solo dei malati mentali, ma neanche, perché la malattia mentale è una cosa diversa.
Sono dei drogati mentali, degli intossicati di violenza fisica e mentale subita e sistematicamente inoculata nei loro cervelli dall'ambiente malsano e avvelenato in cui sono vissuti.
Sono persone storpiate a cui tanti vigliacchi danno appoggio rendendoli coraggiosi e pericolosi, facendo di loro il braccio decerebrato della parte di società più grigia, amorfa e immorale, quella la cui capacità di vedere non supera i confini del proprio giardinetto recintato, dei propri piccoli e grandi privilegi rubati o ereditati senza nessun merito.
Sono tre fatti che sembrano slegati tra di loro, e invece sono il frutto di spinte opposte che lottano per vincere e verso le quali non è possibile scegliere la via di mezzo. Sempre di più c'è bisogno di prendere posizione tra chi vuole i vantaggi per pochi e chi cerca lafelicità di molti, chi vuole rifugiarsi nel passato e chi cerca di costruire il futuro.