Barbolino.
Scritto da Massimo Bonfatti | Archiviato in Articoli e recensioni | Scritto il 01-01-1970
Com’è nato Barbolino.
Cosa può unire un uomo pubblico, un politico che è stato sindaco, assessore e ora senatore della Repubblica ad un fumettista, che in fondo è solo una persona che cerca di trasformare il suo modo di giocare in un lavoro?
Sembrano due realtà non comunicanti, agli antipodi, quasi aliene una all’altra per cui appare impossibile che possano incontrarsi e in armonia originare un progetto che unisce questi due universi, eppure a volte accade che una casualità faccia da ponte e che due persone lontanissime
possano incontrarsi.
Ma perché possa succedere bisogna che le due persone siano abbastanza aperte mentalmente da spingersi verso territori sconosciuti e soprattutto curiose di esplorarli.
Con me e Barbolini è successo così: finche lui era sindaco di Modena mi capitò di fare delle sue caricature, ma un giorno Sandro Bellei, nostro concittadino e giornalista del Resto del Carlino mi fece un’intervista in cui mi chiese quale preferissi tra le centinaia di caricature fatte in passato.
Io risposi che una delle più riuscite era quella di Giuliano Barbolini.
Nell’intervista pubblicata compariva anche una frase secondo la quale mi sarebbe piaciuto fare su di lui un fumetto “tutto modenese” e questa frase stimolò (o forse preoccupò) a tal punto Barbolini che mi scrisse per sapere cosa avessi in mente.
La curiosità era scattata!
Il resto venne da sé in modo semplice e spontaneo, anche se altamente professionale.
La stima reciproca ha fatto sì che ognuno rispettasse le esigenze dell’atro fino a trovare quel punto comune su cui costruire l’idea che serviva e divertiva entrambi.
La condivisione di certi ideali politici e umani hanno fatto il resto.
Da parte mia non ho mai avuto quella forma di snobismo che spinge molti cosiddetti “creativi” a non volersi schierare politicamente, come se questa astensione a fare scelte di campo fosse segno di superiorità.
Così, per la campagna elettorale delle politiche del 2006 è nato Barbolino, che si è subito fatto valere riscuotendo un grande successo.
Credo che Barbolini abbia voluto usare il mezzo comunicativo del fumetto, che nella nostra città ha una fertile tradizione, per immettere nella responsabilità e nella serietà del suo lavoro una nota di leggerezza e ironia che non è affatto sintomo di superficialità; al contrario è l’atteggiamento di chi conoscendo bene i problemi, sa dare valore ai piccoli piaceri della vita, compreso quello dell’umorismo.
Il fumetto poi, quando è ben costruito, ha una forza comunicativa portentosa e può arrivare a chiunque nel modo più efficace ed economico.
La lettura settimanale di una striscia a fumetti, se riesce a far sorridere mantenendo in sottofondo i concetti importanti, può diventare una di quelle piccole abitudini che ci aiutano ad affrontare meglio altre incombenze meno gradevoli della vita quotidiana e lo fa nel rispetto della nostra intelligenza.
Resta da chiedersi come vedano i lettori un fumetto come questo.
Si tratta di satira? E’ un fumetto su commissione? E’ propaganda politica?
Certo, è tutto questo ma anche qualcosa di più, e comunque lo è nel modo più nobile dal punto di vista intellettuale, un gioco che vogliamo giocare assieme a chi leggerà le nostre strisce.
Fin’ora io e Barbolini ci siamo intesi benissimo.
Io sono libero di scrivere ciò che voglio sbrigliando la mia indole dissacrante, strapazzando il suo alter-ego fumettistico, e lui fa un regalo ai visitatori del suo sito offrendo ogni settimana una nuova avventura di Barbolino come se offrisse un caffè a chi lo va a trovare nel suo ufficio.
Il mondo della politica è ricco di spunti umoristici involontari ma è difficile trovare persone che
accettino di essere presi in giro e tanto meno che incarichino qualcuno di farlo tramite un fumetto.
Per fare questo serve un certo coraggio e parecchia auto ironia, doti che non tutti si possono permettere.
Barbolino non è Barbolini, anche se è animato da piccole caratteristiche che appartengono all’uomo vero (e che a volte lui stesso mi suggerisce), sommate ad altre che mi invento completamente.
Il risultato è un personaggio frutto della mia fantasia, il divertimento scatta nel momento in cui ci si immagina la persona vera fare le cose raccontate dal personaggio per cui il divertimento è doppio per chi conosce Giuliano Barbolini di persona.
Secondo me anche lui si diverte, e mi da il permesso di prenderlo in giro in modo così irriverente
forse perché, semplicemente, non ama essere riverito.
Siamo entrambi dei professionisti nei nostri campi, sappiamo essere serie affidabili quando serve ma evidentemente ci teniamo a conservare il bambino che è in noi.
E non ce ne vergogniamo nemmeno.
Massimo Bonfatti
12-3-07
In occasione della campagna elettorale per le politiche del 2005 Bonfa ha realizzato un opuscoli a fumetti per il candidato DS al Senato della Repubblica Giuliano Barbolini.
L'iniziativa ha avuto tanto successo che si è deciso di continuare la pubblicazione settimanale delle strisce sul sito ufficiale del neo-senatore ed ex sindaco di Modena. (http://www.giulianobarbolini.it/default.asp)
Qui potrete scaricare il PDF dell'opuscolo:
Qui potete leggere le nuove strisce:
Qui potete leggere la presentazione di Bonfa:
(notizia in allestimento)
Dall'opuscolo è stata tratta una versione in animazione flash e uno spettacolo di burattini originale scritto, allestito ed interpretato dalla bravissima Sara Goldoni che presto speriamo di rendervi disponibilli.